Barolo, DOCG, 2010, Serralunga d'Alba, Cantina Fontanafredda, 14%, 500 ml

Marcă: Fontanfredda
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Il colore del vino è rosso rubino con riflessi granati. Il profumo è pulito, intenso, con sentori di vaniglia, spezie, rosa appassita. Il sapore è asciutto, pieno, vellutato, armonico e di lunga persistenza. Ideale per l'abbinamento con piatti a base di carni rosse, formaggi.

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Il colore del vino è rosso rubino con riflessi granati. Il profumo è pulito, intenso, con sentori di vaniglia, spezie, rosa appassita. Il sapore è asciutto, pieno, vellutato, armonico e di lunga persistenza. Perfetto per l'abbinamento con  piatti a base di carne rossa, formaggi.

Com'è andato il 2010? L'annata 2010 ha avuto un inverno particolarmente lungo e rigido durato fino all'inizio di marzo: abbastanza insolito rispetto alle annate precedenti, ma con riprese mediamente più lunghe.
Le abbondanti nevicate hanno assicurato consistenti riserve idriche nel terreno e insieme alle temperature  ha contribuito a produrre ottimi germogli per tutti i vigneti della zona nei mesi di aprile e maggio. L'inizio dell'estate è stato caratterizzato da abbondanti precipitazioni, anche molto abbondanti, con leggeri chicchi di grandine locali che potrebbero causare notevoli danni alla produzione.
Le temperature miti di inizio agosto sono state inferiori rispetto agli anni precedenti, indicando che le uve stanno maturando in ritardo rispetto alle annate precedenti, seppur pienamente in linea con le medie "storiche". Nell'ultima decade di agosto e settembre si è notato un aumento delle temperature giornaliere, con ottime escursioni termiche tra giorno e notte, che hanno contribuito in modo fondamentale alle caratteristiche delle uve, soprattutto in termini polifenolici. Questo fenomeno è stato particolarmente evidente nelle varietà a maturazione tardiva.

Quando si parla di salute dell'uva, il 2010 è un'annata difficile. Nelle zone più colpite dalle piogge di inizio giugno, i produttori hanno dovuto adottare misure agronomiche e di altro tipo per evitare il rischio di attacchi fungini. In conclusione, l'annata è stata molto particolare dal punto di vista climatico e ha premiato ancora una volta i “grandi vigneti” e le zone dove la selezione varietale è stata effettuata con molta attenzione, tenendo conto della posizione dei vigneti, della natura del terreno e delle variabili climatiche che caratterizzano le colline di Langa e Roero e le rendono del tutto uniche nel panorama enologico mondiale. Il  Nebbiolo  ha potuto godere di un bel tempo per tutto il mese di settembre, compensando un leggero ritardo nella maturazione delle uve dovuto al clima piovoso tra luglio e agosto. Dai controlli di maturazione è emerso che gli zuccheri hanno continuato ad accumularsi durante la seconda metà del mese, mentre il contenuto di acido è gradualmente sceso fino a livelli molto accettabili. La maturazione delle componenti fenoliche, essenziali per garantire la capacità corporea e l'invecchiamento, è stata eccellente. 

La fermentazione avviene secondo il metodo tradizionale, a temperatura controllata di 30-31°C in vasche di acciaio inox per 15 giorni, con frequenti rimontaggi della vasca per ottimizzare il rilascio di polifenoli nel vino. L'invecchiamento è di 24 mesi in botte e un anno in bottiglia. Di questo, un anno in barrique di Allier e l'anno successivo in botti più grandi da 2.000 - 3.000 litri. Il vino viene poi imbottigliato per un ulteriore affinamento in bottiglia per altri 12 mesi.  L'invecchiamento raggiunge il picco dopo 8-10 anni, ma varia anche nel tempo

Vino Barolo  è per definizione un grande vino italiano ottenuto esclusivamente da uve Nebbiolo. Il vino Barolo proviene da un paese dell'omonimo paese di Langa, pochi chilometri a sud di Alba. Oggi viene prodotto in undici "comuni" o territori, situati nelle pittoresche colline di Langa modellate da secoli di coltivazione della vite e dominate da castelli medievali - tra cui lo stesso Barolo. Grazie al genio agricolo del conte Camillo Benso di Cavour (che fu anche il primo Primo Ministro italiano) e all'intuizione di Giulia Colbert Falletti, ultima marchesa di Barolo, il vino Barolo iniziò ad essere prodotto intorno alla metà del XIX secolo. Questo vino, particolarmente ricco ed armonico, è divenuto il miglior ambasciatore della Famiglia Savoia, rappresentando il Piemonte presso tutte le corti reali d'Europa. Insieme al Barbaresco, il Barolo ha visto nascere nel corso del XX secolo numerose associazioni a suo favore, a partire da "Pro-Barolo" per culminare con la costituzione del Consorcio e la concessione dello status DOC, poi DOCG e infine, nel 2005, con il piano di controllo per la certificazione richiesto dall'Unione Europea. Queste qualità accattivanti portarono la nobiltà del 19° secolo ad attribuirgli il titolo di “re dei vini e vino dei re”. Il Barolo deve essere invecchiato per almeno tre anni, di cui uno e mezzo in botti di rovere. Se l'invecchiamento si prolunga per cinque anni il vino riceverà il titolo di “Riserva”. I vigneti della zona Barolo DOCG sono  La Morra, Monforte, Serralunga d'Alba, Castiglione Falletto, Novello, Grinzane Cavour. Verduno, Diano d'Alba, Cherasco e Roddi. Colore  il vino è rosso granato pieno e intenso e gli aromi sono fruttati e speziati. Al naso e in bocca sono presenti frutti rossi, ciliegie sotto spirito e confettura, insieme a rose, viole appassite, cannella, pepe, noce moscata, vaniglia e occasionalmente liquirizia, cacao, tabacco e cuoio. Una delle ultime e più importanti ricerche sul Barolo è stata la raccolta delle “liste cru” o altre definizioni geografiche e il loro inserimento nel disciplinare nel 2010.

Perché ci piace?

Il vino sarà apprezzato dagli intenditori di vini d'archivio e soprattutto da quelli specializzati in vini piemontesi. 

Parametri suplimentari

Categorie: Vini rossi
Greutate: 1.1 kg
EAN: 8000174108009
Vintage: 2010
Volume: 0,5L
Alcool: 14%
Varietà: Nebbiolo
Regione: Piemonte
Allergeni: SO2
Zucchero residuo: suché
Etichettatura del vino: DOCG
Per quale occasione: cena di gala
Abbinamento: manzo, formaggi stagionati, carne arrosto, tartare